Ortodonzia

L'ortodonzia (allineamento dei denti), tratta le irregolarità della posizione dei denti e la loro correzione.

La parola deriva da ortho= dritto, giusto corretto e odontos= dente.

L'ortodonzia o ortognatodonzia branca della stomatologia che si occupa della correzione attraverso l'impiego di terapie muscolari o dispositivi, delle malformazioni dei mascellari, delle anomalie di posizione dei denti, per il danno che queste alterazioni portano all’estetica del volto e alle funzioni della respirazione, masticazione,  fonazione, muscolatura.

Può essere:

  • Fissa, cioè con dispositivi cementati al dente;
  • Mobile, cioè con l’utilizzo di dispositivi che il paziente riesce ad applicare e rimuove in autonomia;
  • Invisibile, per la quale si utilizzano delle mascherine trasparenti che si mimetizzano col sorriso.

L’ortodonzia può essere utile nel caso di problemi estetici, di affollamento, di spazi tra i denti (diastemi),  di malposizioni,  risoluzioni di problemi occlusali (contatti tra i denti) da cui potrebbero scaturire mal di testa, dolori articolari, muscolari, di postura e spesso correlati anche con distretti differenti dal cavo orale (per esempio, cervicali o mal di schiena...), problemi di natura parodontale o protesici.

L'ortodonzia dell'era attuale vede sempre più spesso coinvolti nel trattamento anche gli adulti che nel complesso di una riabilitazione completa della propria bocca, trovano nel trattamento ortodontico la via risolutiva o preliminare attraverso il riposizionamento dei denti in corretto rapporto tra le arcate.

Scopri le domande più frequenti su questo servizio:

  • Come posso migliorare l’estetica del mio sorriso?

    Ci sono molte metodiche in odontoiatria che in tempi relativamente brevi (sempre e comunque relativi al caso specifico) riescono a modificare completamente l’estetica del sorriso di una persona, in termini di posizione, di forma e di colore.

    Anche in questo caso il percorso deve essere attentamente valutato e discusso con un esperto del settore.

    Le soluzioni generalmente impiegate per migliorare l'estetica dentale possono variare dall'impiego di  agenti sbiancanti per incrementare la luminosità di denti sani e belli che abbiano solo la necessità di migliorare il colore, tecniche di odontoiatria estetica che impiegano metodiche parodontali  o dispositivi protesici necessari a modificare il colore, la forma, la posizione dell'elemento dentario, altre volte la sistematica  più efficace la terapia ortodontica, ovvero l'allineamento dei denti estetico e funzionale.

  • A che età è consigliata la prima visita di controllo per i bambini?

    La cosa migliore sarebbe abituare i bambini a venire dal dentista anche solo per ambientarsi, prendere confidenza con l’ambiente e con lo staff, quindi se possibile sarebbe ideale che i genitori li accompagnassero anche solo per farli salire sulla poltrona e guardare i dentini in età precoce.

    Il controllo dei dentini da latte serve per mantenere gli spazi fisiologici, evitare fastidiose infezioni che si possono creare quando la carie arriva ai tessuti pulpari e controllare il corretto sviluppo dento-scheletrico.

    Successivamente, durante e dopo la permuta dentaria i denti permanenti dovrebbero essere sempre ben controllati sia dal punto di vista di prevenzione cariosa sia dal punto di vista di corretto sviluppo dento-scheletrico.

  • Posso alleviare i problemi alla schiena sistemando l’occlusione

    Il corpo umano è un sistema che ricerca equilibrio, ad ogni sbilanciamento corrisponde sempre una compensazione, fino a quando il sistema è in grado di compensare non si hanno sintomi, quando il sistema si scompensa compaiono i sintomi, i quali possone essere più o meno accentuati.

    Il complesso descritto certamente è un equilibrio che dipende da moltissimi fattori, non è quindi un qualcosa che dipende unicamente dal dentista, dall’osteopata, dal fisioterapista o altro specialista, quanto probabilmente è da vedere come una collaborazione tra professionisti che specialisticamente collaborano per eliminare le interferenze del corpo e alleviare se non eliminare le cause che portano allo scompenso.

    Accade molto spesso che a seguito della perdita di elementi dentari o per forze masticatorie anomale o fattori di disequilibrio occlusali si determinino insorgenze di sintomatologie in altri distretti, quali per esempio regioni temporali, cervicali ecc., in queste situazioni è necessario eseguire un'attenta analisi di quali possono essere le cause di natura orale che concorrono a determinare gli squilibri ed attuare parte della terapia in collaborazione con gli altri specialisti quali osteopati o fisioterapisti, logopedisti ecc.

    Spesso è un aspetto risolvibile con semplici accorgimenti, ma altre volte risulta essere molto complesso da gestire. Senza contare che non sempre porta alla risoluzione completa del problema, nel momento in cui disturbi avanzati o multipli hanno ormai compromesso il corretto funzionamento del sistema.

  • I raggi fatti dal dentista sono dannosi per il nostro organismo?

    L’utilizzo degli esami radiografici è essenziale per una corretta diagnosi, per valutare la correttezza delle terapie eseguite e il monitoraggio nel tempo delle stesse.

    Vengono utilizzati quando strettamente necessario e come previsto dal codice deontologico.

    Attualmente la quasi totalità delle indagini radiografiche impiegate in campo dentale possono essere effettuate con tecnologie digitali in modo da ridurre enormemente l’emissione dei corpi radiografici potenziando la visualizzazione delle immagini sfruttando i software dei computers.

  • È possibile rateizzare l’importo del preventivo?

    Certamente, ci sono diverse soluzioni che permettono di discutere ogni esigenza ed ogni tipo di preventivo proposto. La struttura si prenderà cura dei suoi problemi per trovare la soluzione più confacente alle tue esigenze.

  • Le spese dentistiche sono detraibili?

    Le spese dentistiche possono essere portate in detrazione fiscale con il modello 730/2019. Il costo del dentista, rientra tra le spese mediche e sanitarie che danno diritto a beneficiare della detrazione Irpef del 19%. Anche in questo caso si applica la franchigia di 129,11 euro, ovvero una minimo di spesa sotto la quale non spetta alcuna agevolazione. Certo è che spesso tale limite si supera facilmente. Proprio per questo è bene analizzare di seguito tutte le regole per beneficiare della detrazione fiscale con il modello 730/2019.

    Detrazione spese dentistiche, modello 730/2019: limiti e istruzioni

    Con la dichiarazione dei redditi (modello 730 ordinario o precompilato così come con il modello Redditi PF 2019) i contribuenti possono portare in detrazione fiscale al 19% le spese odontoiatriche, finalizzate a migliorare lo stato dei propri denti, dietro pagamenti tracciabili (bancomat o carte di credito).

    In particolare possono usufruire della detrazione le seguenti spese:

     -Terapie specialistiche che prevedono esami di laboratorio e controlli ordinari sulla salute della persona. In questa categoria rientrano le radiografie ortopanoramiche e tutte le indagini e terapie volte a verificare e curare la salute dentale dei pazienti, purché sia dimostrabile la natura sanitaria delle prestazioni (quindi potranno essere detratte le cure delle carie, parodontiti e gengiviti);
    - Prestazioni chirurgiche volte al recupero della normalità sanitaria e funzionale della persona, ovvero per operazioni che mirano a correggere inestetismi sia congeniti che procurati da eventi che producono disagi psico-fisici;
    - Spese per acquisto, affitto o manutezione di dispositivi medici. In questa categoria rientrano le protesi dentarie volte a sostituire un organo naturale o parti di esso, ma anche apparecchi ortodontici utili a correggere le disfunzioni dentali;
    - Spese per acquisto di farmaci prescritti;
    - Spese dentistiche derivanti da trattamenti di implantologia.

    Si tratta come evidente di cure odontoiatriche volte a migliorare il proprio stato di salute. Non possono essere portate in detrazione fiscale con il modello 730 le spese dentistiche sostenute a fini estetici (come lo sbiancamento).

    Detrazione spese dentistiche senza limiti di spesa

    Così come per tutte le spese sanitarie, anche i costi del dentista possono essere portati in detrazione fiscale Irpef al 19% senza limiti di spesa.

    L’unico aspetto da sottolineare, come già anticipato, è che non sono detraibili quelle inferiori alle franchigia di 129,11 euro.

    Ricordiamo, inoltre, che il contribuente può beneficiare delle detrazioni fiscali anche qualora sostenute da familiari a carico.

    Per beneficiare della detrazione delle spese dentistiche il contribuente dovrà compilare il quadro E, Sezione I, del modello 730/2019.

    Se la detrazione è richiesta per sé stessi, bisognerà indicare l’importo totale delle spese mediche sostenute nel corso del 2018 all’interno del rigo E1. Qualora siano state sostenute per familiari non a carico, con patologie esenti, bisognerà invece compilare il rigo E2.

    Tutte le regole di compilazione del modello 730 sono contenute nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

    Si ricorda inoltre che sarà necessario conservare i seguenti documenti:

    - Scontrino o fattura rilasciata da centri e personale autorizzati che hanno effettuato interventi odontoiatrici;
    - Nel caso di dentiere e apparecchi ortodontici uno scontrino o una fattura che documentino chi e quando ha effettuato l’acquisto del dispositivo medico e l’esecuzione della prestazione da parte dello specialista.

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