Igiene e profilassi

Noi la chiamiamo RIABILITAZIONE IGIENICA ORALE.

Si occupa anche del trattamento e della prevenzione di problemi dento-gengivali quali gengivite (infiammazione dei tessuti gengivali superficiali), parodontite (conosciuta volgarmente come piorrea), alitosi (alito cattivo) e carie.

Non consiste solo nell’insieme delle manovre che hanno il fine di ripristinare o mantenere la salute della bocca mediante l’uso di dispositivi elettromedicali  o di strumenti manuali per l’eliminazione di placca batterica e tartaro ma ha il compito di rieducare le persone che si affidano al nostro trattamento attraverso un percorso personalizzato e mirato a consentire giornalmente di mantenere il lavoro del tuo dentista e la salute della tua bocca. Parte fondamentale della terapia è l’istruzione e la motivazione all’igiene dentale domiciliare (a casa) e all’utilizzo dei presidi di igiene orale (spazzolini elettrici e manuali, filo interdentale, scovolini, monociuffo, colluttori,…).

Il mantenimento igienico è la base dello stato di salute orale del paziente, deve essere compreso e mantenuto attraverso richiami di igiene periodici personalizzati. Questo rappresenta il primo fondamento per il mantenimento della salute del cavo orale e dei risultati ottenuti attraverso le diverse terapie odontoiatriche ricevute.         

Studi scientifici dimostrano chiaramente che pazienti educati e ricondotti ad una corretta igiene orale domiciliare non controllati nel tempo piano piano tornano alle abitudini che li avevano condotti ad ammalarsi. La frequentazione e la correzione di piccole flessioni di attenzione che si hanno nel tempo delle abitudini di igiene domicilare dovrebbero essere monitorate dall’igienista dentale che è una figura altamente specializzata in questo ruolo.

Scopri le domande più frequenti su questo servizio:

  • È meglio l’utilizzo di uno spazzolino manuale o elettrico?

    Sia lo spazzolino manuale che l’elettrico sono ottimi ausili per l’igiene domiciliare, lo spazzolino elettrico in realtà è piu semplice da utilizzare e dunque spesso garantisce risultati migliori.
    Chiaramente anche per usare lo spazzolino elettrico in maniera corretta c’è bisogno di seguire alcune semplici regole che l’igienista sarà felice di insegnare.

  • A che età è consigliata la prima visita di controllo per i bambini?

    La cosa migliore sarebbe abituare i bambini a venire dal dentista anche solo per ambientarsi, prendere confidenza con l’ambiente e con lo staff, quindi se possibile sarebbe ideale che i genitori li accompagnassero anche solo per farli salire sulla poltrona e guardare i dentini in età precoce.

    Il controllo dei dentini da latte serve per mantenere gli spazi fisiologici, evitare fastidiose infezioni che si possono creare quando la carie arriva ai tessuti pulpari e controllare il corretto sviluppo dento-scheletrico.

    Successivamente, durante e dopo la permuta dentaria i denti permanenti dovrebbero essere sempre ben controllati sia dal punto di vista di prevenzione cariosa sia dal punto di vista di corretto sviluppo dento-scheletrico.

  • Come posso rendere i denti più resistenti alla carie?


    Oltre a seguire una corretta igiene domiciliare, un adeguato ausilio da prendere in considerazione è la ionoforesi, essa consiste in una elettrodeposizione di fluoro sulla superficie dentale.

    La terapia si esegue in maniera molto semplice attraverso l'impiego di gel o liquidi i quali vengono applicati sulla suerficie dentale tramite delle spugne collegate a dispositivi elettromedicali, attrasvereso una corrente controllata gli ioni fluori passano dal liquido e si depositano sulla superficie dentale.

    il legame chimico del fluoro con le strutture dentali determina dei riempimenti dentinali che migliorano la sensibilità agli agenti termici e rendono transitoriamente più resistente lo smalto agli agenti acidi della placca batterica.

    E' una pratica molto rapida e per nulla invasiva che puo essere associata, specie in pazienti predisposti, alla seduta di igiene orale periodica. 

  • Cosa si può fare per diminuire la sensibilità dentale?

    Oltre alla ionoforesi che ha una buona efficacia anche per questo problema, ci sono dei trattamenti da poter eseguire in studio attraverso tecnologia al laser e con l’applicazione di prodotti desensibilizzanti.

    Esistono inoltre dei dentifrici da poter utilizzare ogni giorno che aiutano sia i trattamenti di ionoforesi che quelli di desensibilizzazione.

    L’associazione di una o più procedure garantisce sempre l’ottenimento di una forte riduzione della sintomatologia iniziale.

  • L’igiene dentale fa male se fatta troppo frequentemente?

    Assolutamente sbagliato.
    È buona norma seguire il consiglio dell’igienista dentale sulla frequenza delle sedute d’igiene da eseguire durante l’anno, in quanto non tutti i pazienti hanno le stesse esigenze. 
    La predisposizione genetica, la manualità con cui esegue giornalmente l’igiene domiciliare, la situazione presente e la diversa presenza di batteri nella bocca di ogni persona, condizionano fortemente l’insorgenza di infiammazioni o patologie.
    Per questi motivi è indispensabile affidarsi a dei professionisti certificati, i quali valutando le varie possibili difficoltà garantiscono un consulto sicuro sulla corretta esecuzione delle procedure da effettuare, potendo formulare un percorso personalizzato con tempistiche e modalità corrette del mantenimento nel tempo della salute orale.

  • Lo sbiancamento dentale rovina i denti?

    No, gli agenti sbiancanti utilizzati per lo sbiancamento dentale (perossido di carbammide, perossido di idrogeno, percarbonato di sodio ) sono calibrati in concentrazioni tali per cui non possano risultare nocivi per i denti; alcuni di essi sono arricchiti anche da molecole che li rinforzano dall’attacco cariogeno.
    Alle volte dopo un trattamento di sbiancamento, a seconda del prodotto impiegato può permanere una lieve sensibilità dentaria, la quale si risolverà dopo qualche giorno.

  • Perché ho le gengive gonfie?

    Le cause possono essere varie. Quella ceramente più frequente, che provoca anche frequente sanguinamento è dettata dalla presenza di tartaro sottogengivale, il quale per azione chimica irrita costantemente le gengive, determinandone il gonfiore e spesso il sanguinamento. Altre volte queste patologie possono essere determinate da cause fisiche quali, per esempio, anomalie di forma, di posizione dei denti, dispositivi o semplici ricostruzioni che determinano il ristagno di placca e formazione di tartaro a livello subgengivale. Altre cause  ancora possono essere ricercate nella presenza di patologie sistemiche o dall’impiego di farmaci che favoriscono tali situazioni. La presenza di gengive edematose, gonfie, sanguinanti deve essere sottoposta all’osservazione del proprio dentista, il quale saprà consigliarti sulla soluzione da seguire prima di arrivare a condizioni peggiorative per la salute del dente.

  • Perché si sono ritirate le gengive e come posso farle tornare al loro posto?

    Molto spesso capita di osservare che le gengive si siano “ritirate” nel tempo. Il “ritiro” delle gengive può essere determinato da differenti fattori con conseguenze che spesso sono iniziali e facilmente risolvibili oppure altre volte sono conseguenti a patologie avanzate, che portano inesorabilemente alla perdi dell’elemento dentario. Le cause più frequenti sono le recessioni gengivali, frequenti in soggetti predisposti da un punto di vista anatomico ed esacerbate da malposizioni  o associate a cause meccaniche (spazzolamento errato e troppo vigoroso dei denti), trattamenti ortodontici spinti. Queste modificazioni dell’andamento della festonatura gengivale, molto spesso iniziale, devono essere corrette, quando non sintomatiche, semplicemente attraverso l’istruzione da parte di un igienista dentale o del dentista ad un corretto impiego dello spazzolino. Quando, invece, si manifestano in maniera avanzata devono essere trattate in modo da non compromettere il mantenimento del dente, attraverso una correzione chirurgica parodontale. Altra causa spesso rilevabile di contrazione dei tessuti gengivali è la malattia parodontale, ovvero la malattia che colpisce i tessuti di sostegno del dente. Il parodonto è costituito da gengiva, osso alveolare, legamento parodontale, cemento radicolare. La causa unica di insorgenza della parodontite è il tartaro, mentre ad esso associato possono coesistere delle concause, per esempio il fumo, farmaci, ecc.. Il tartaro, quando presente, agisce attraverso una stimolazione chimica, determinando la distruzione progressiva del parodonto. Per correggere la malattia parodontale è necessario quindi, come prima fase, eliminare l’unica causa che la determina ovvero il tartaro. Successivamente vanno messe in atto tutte le indagini diagnostiche, che consentano di individuare la gravità della situazione, porre un corretta diagnosi e sviluppare un successivo piano di trattamento per la sua risoluzione. Sicuramente la malattia parodontale non trattata in alcun modo, in tempi variabili, porta alla perdita dell’elemento dentario.

  • Quali dispositivi devono essere impiegati per una corretta igiene domiciliare?

    L'impiego del solo spazzolino non è sufficiente per poter garantire una corretta igiene quotidiana, il  filo interdentale o gli scovolini qual'ora fosse difficoltoso riuscire ad adoperare il filo, sono dei sussidi importanti per pulire quelle superfici dove lo spazzolino non può arrivare fisicamente.

    A seconda della situazione presente esistono una moltitudine di dispositivi che aiutano a pulire i denti, monociuffi, spugnette, forcelle, in questo ambito l'igienista dentale può affiancare il paziente ed insegnare ad usarli correttamente.

    Anche l'impiego di un collutorio blando nella quotidianità può essere utile perchè sciacqua con la sua azione antibatterica le superfici del cavo orale.

    I collutori devono essere scelti con l'igienista dentale perchè hanno differenti caratteristiche e non sempre sono adeguati alle condizioni specifiche.

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